Mario Sperenzi artigiano della cultura

Mario Sperenzi: artigiano della cultura

Elettra Vassallo – ex direttrice dell’Istituto per l’Educazione Musicale Antonio Vivaldi, Bolzano

Perché parlo io di Mario Sperenzi, così decisamente e squisitamente fiorentino?

Il motivo è presto detto: sono stata per 30 anni, dal 1985 al 2018, direttrice dell’IMV di Bolzano e, in questa veste, ho collaborato con il CRSDM e con l’AIdSM fino al 2005 e successivamente con Mario fino a pochi anni fa.

Per 15 anni il Centro ha organizzato seminari di aggiornamento, conferenze, tavole rotonde su vari argomenti in collaborazione con l’IMV.

Venendo ai primi anni dell’attività dell’IMV (istituito nel 1977/‘78) e del Centro mi piace ricordare che, data la recente istituzione della nostra Scuola, in quegli anni ormai lontani, la preoccupazione preponderante era quella di individuare degli interlocutori affidabili e dei modelli ed esempi su quella che era la realtà delle scuole di musica, delle quali si parlava assai poco e che ci erano praticamente sconosciute: non si doveva assolutamente realizzare un Conservatorio di serie B.

Conobbi Mario Sperenzi a Marktoberdorf in Baviera ad un convegno dell’ARGEAlp. Nel 1989 ebbe inizio la collaborazione con il Centro e l’AISM con un progetto innovativo di Corso Abilitante per i docenti dell’IMV. Mario Sperenzi ha sempre seguito con grande attenzione tutte le iniziative intraprese in collaborazione con i direttori che si sono succeduti negli anni: Fiorella Cappelli, Michele Ignelzi, Sergio Miceli e, successivamente, in qualità di coordinatori, Sylvana Grűnberg, Federica Felici e Ferruccio Barbetti.

Vorrei ricordare le attività di Mario Sperenzi, che è stato presidente del Centro e dell’AISM per moltissimi anni, a Firenze e in Toscana dagli anni ‘60 del 900 fino al 2020 che si estendono a quasi tutti i settori della produzione culturale, dalla musica al teatro (Presidenza del Teatro Regionale Toscano dal ‘76 all’84), dal cinema (ideatore del Premio Fiesole ai maestri del cinema. Visconti 1966) alla didattica della musica, dalla storia dell’arte (basti ricordare le due grandi mostre allestite dalla Provincia di Firenze in occasione del 400 anniversario della morte di Lorenzo dei Medici) alla letteratura, sempre sostenuto da una salda adesione ai suoi ideali politici.

Di questa multiforme attività esiste una vastissima documentazione con articoli, relazioni, atti di convegni internazionali, ed altro. Penso che sia importante ricostruire la sua figura di organizzatore e operatore musicale e culturale anche per ripercorrere quei 50 anni così ricchi di speranze e di fermenti che potrebbero rinsaldare il nostro entusiasmo e la spinta propositiva che in questo difficilissimo periodo è necessario mantenere.

Il materiale raccolto, pubblicato nella sezione X di questo sito, potrà fornire molti spunti di studio e riflessione anche per tutti coloro che vogliano approfondire i disparati aspetti della cultura in un periodo trascorso ormai da tempo e che, con la velocità alla quale siamo abituati e dalla quale siamo sovrastati, si può ormai definire storia.

Una storia che però richiama fortemente tutte quelle problematiche, soprattutto di carattere didattico, che sono di grande attualità e che penso ogni insegnante dovrà risolvere con le sue capacità e convinzioni.

Incominciamo però dall’inizio degli anni ‘60 anche se proprio un inizio non è dal momento che Mario Sperenzi incominciò a scrivere sull’Avanti! nel 1958.

La sua grande passione per il teatro e la musica fecero sì che divenisse un assiduo frequentatore del Teatro Comunale e degli spettacoli del Maggio Musicale Fiorentino.

Interesse e impegno lo spinsero a occuparsi, inizialmente come critico musicale sia sulle colonne dell’Avanti! sia elaborando le presentazioni dei programmi di sala di numerosissime opere e concerti.

I programmi di sala e i saggi di presentazione di opere liriche e concerti per il Maggio Musicale Fiorentino e per gli spettacoli del Teatro Comunale sono, negli anni ‘70 e ‘80, circa un centinaio (una quarantina di saggi sono presenti nel sito dell’Orchestra Virtuale del Flaminio).

Altre pubblicazioni di rilievo del decennio riguardano le opinioni e le considerazioni sulla struttura organizzativa e istituzionale, o meglio, il rapporto, non sempre ottimale, tra le istituzioni e gli Enti preposti alla produzione musicale e teatrale.

È importante incominciare dal cinema e dal teatro perché furono esperienze fondamentali per Mario Sperenzi soprattutto per indirizzarlo verso quelle che furono certezze costanti in tutta la sua attività di organizzatore culturale: qualità, novità delle proposte e massimo allargamento delle proposte al pubblico e a tutte le persone interessate ad un ampliamento della propria prospettiva culturale

Cinema e teatro

1965 Atti del Convegno indetto dal Comune e dalla Provincia di Firenze

Il Teatro Comunale di Firenze e il teatro musicale italiano (19 giugno 1965), Quaderno de La Regione n. 2.

Questo Convegno, che ha visto la partecipazioni di importanti musicisti, musicologi e critici musicali – vorrei ricordare tra gli altri Luigi Dallapiccola, Luciano Alberti, Raffaello Ramat, Piero Farulli, ecc. – è importante e basilare per quelle che saranno le convinzioni di fondo che ispireranno tutte le attività successive di Mario Sperenzi.

Egli riteneva, non a torto, che nell’operare una riforma delle strutture musicali e teatrali fosse necessario garantire l’autonomia degli Enti tenendo conto delle possibilità oggettive, e scrive “finora inesplorate”, che l’Italia offre per una effettiva espansione e diffusione della musica e della cultura nelle sue varie manifestazioni.

Le tematiche del Convegno, che già auspicavano una diffusione nel territorio regionale, tema che sarà poi alla base dell’attività del Teatro Regionale Toscano, vennero poi riprese nel 1967 al Convegno Attività Culturali ed Enti locali – Palazzo Medici Riccardi, Firenze 10/11/1967 e a Livorno nel 1968.

Nel suo lungo intervento si pongono in evidenza problematiche non ancora risolte e di grande attualità.

In quegli anni Mario Sperenzi lavorava per il Consorzio Toscano Attività Cinematografiche e seguiva molto attentamente le nuove produzioni cinematografiche italiane ed internazionali.

Fu tra i fondatori del Premio Città di Fiesole ai maestri del cinema italiano e ne curò l’organizzazione dal 1961 al 1972. Nel 1966 il premio fu assegnato al grande Luchino Visconti e gli Atti del Convegno di studi Fiesole 27-29 giugno 1966 furono pubblicati a cura di Sperenzi tre anni dopo.

La manifestazione, sempre con la sua supervisione, proseguì nei due anni successivi al ‘66, con l’assegnazione del premio ad altri due Maestri, Roberto Rossellini e Michelangelo Antonioni.

Luchino Visconti, Adriano Latini, Mario Sperenzi – Fiesole 1966

Nel 1968 il nostro entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Teatro Comunale come rappresentante della FILS (Federazione Italiana Lavoratori Spettacolo).

1976-1984 Dal dicembre 1976 al maggio 1984 è Presidente del Teatro Regionale Toscano. Così scrive Mario Sperenzi nell’articolo Un istituto culturale in grado di svilupparsi in Quaderni di Teatro n. 30 del 1985:

Non è facile condensare in poche righe una testimonianza riferita ad un’esperienza così lunga e ricca di avvenimenti come è stata la mia al Teatro Regionale.

La mia presidenza, come detto, durò dal 1 dicembre 1976 al 22 maggio 1984, sette anni e mezzo che sono stati per me tanti, anzi troppi, e finiscono per contare abbastanza non solo per un’istituzione, ma anche per la vita di una persona.

Pensando alle tante cose che potresti dire, ci sarebbe da scegliere anzitutto se adottare un taglio, come si dice, “istituzionale” o quello prettamente privato, ma non amo né l’uno né l’altro, dal momento che, per quanto si riferisce al primo, ho avuto in questi anni diverse occasioni di scrivere o di parlare e quindi dovrei, più o meno, ripetere cose già dette o scritte anche su “Quaderni di Teatro”; per quanto si riferisce invece all’aspetto privato di questa esperienza, difficilmente esso potrebbe interessare a qualcuno e poi, da buon laico, non amo né le confessioni, né le autocritiche, che sono le due facce di una medaglia che mi è completamente estranea. […] Assumere la responsabilità di amministrare il TRT, da parte mia e del Comitato Direttivo (il primo regolarmente eletto in base allo statuto dopo una iniziale gestione provvisoria), fu sicuramente una grossa scommessa e poco meno che una follia. La struttura organizzativa era pressoché inesistente e assolutamente precaria considerato che non vi era un organico del personale regolamentato; inoltre la partecipazione dei Comuni non era adeguata allo sforzo messo in campo.

In realtà, io personalmente, confortato anche dall’opinione del Comitato Direttivo, ho sempre ritenuto che l’unità e l’equilibrio fra produzione e distribuzione fossero uno dei caratteri fondamentali ed ineliminabili del TRT. […] Questa linea di tendenza rese possibile la fondazione della Rivista Quaderni di Teatro, l’avvio del Centro di Documentazione, i corsi di formazione professionale, la coproduzione con alcuni teatri della Toscana, (in particolare il Metastasio) fino alla creazione di un sistema territoriale fondato su momenti di distribuzione in aree omogenee.

Come già scritto quella del TRT era un’esperienza estremamente innovativa e concepita nella speranza di raggiungere un pubblico nuovo in tutta la regione e di sviluppare il senso critico del pubblico. Uno dei problemi che si presentava in modo prepotente in quegli anni era infatti quello di raggiungere un pubblico nuovo rispetto alle tradizionali élites intellettuali e borghesi.

La politica culturale che ne doveva conseguire era quella di rendere gli spettacoli effettivamente accessibili a tutti; un teatro quindi concepito non come un’abitudine mondana o un astratto omaggio alla cultura o come “un’antologia di opere memorabili del passato e di novità curiose del presente, ma come luogo dove una comunità ascolta una parola da accettare o da respingere” (come dichiara il programma della prima stagione del Piccolo Teatro di Milano).

È ovviamente impossibile dare conto, anche sommariamente, di tutte le attività svolte, i testi teatrali proposti, le località raggiunte dalle manifestazioni. Molti sono i nomi prestigiosi che spiccano nei cartelloni degli anni di attività di cui ci occupiamo: vorrei ricordare solamente le personalità straordinarie di Tadeuszt Kantor e Luca Ronconi, ma tanti altri meriterebbero di essere menzionati per la loro straordinaria attività.

Musica ed educazione musicale

1981-2005 Assume la Presidenza del Centro di Ricerca e Sperimentazione per la Didattica Musicale.

Sempre nel 1981 viene organizzato un importante Convegno dal titolo Il Comporre musicale nello spazio educativo e nella dimensione artistica” organizzato dal CRSDM. Vengono pubblicati gli Atti del Convegno nazionale a cura di Mario Sperenzi. Firenze, 3-5 giugno 1981.

1985 Viene organizzato il Convegno internazionale Didattica della storia della musica.

Vengono pubblicati gli Atti del Convegno internazionale a cura di Sergio Miceli e Mario Sperenzi, Firenze LEO S. OLSCHKI EDITORE – MCMLXXXVII.

Il senso più generale di questa nostra iniziativa è stato colto, perché evidentemente si allaccia a temi di interesse generale nella situazione della società italiana che non potevano sfuggire anche se possiamo rilevare, credo con un certo orgoglio, di aver affrontato forse per la prima volta in modo organico un complesso di questioni che attengono all’insegnamento della Storia della musica, che probabilmente sono state affrontate varie volte, ma non avevano trovato ancora un’occasione di dibattito come quella che noi abbiamo cercato di offrire, così ampia ed anche articolata, e con un panorama che vede i contributi di altri paesi dell’area europea e mediterranea che dovrebbe portare ai nostri lavori il confronto e l’esperienza di altre società, di altri paesi che ovviamente ci interessano. […] A mio parere noi ci collochiamo sul versante delle strutture, dell’educazione musicale di base che in qualche modo si cerca di costruire a lunga scadenza. […] Se mi consentite vorrei ricordare che il convegno di oggi è la prosecuzione ideale di un discorso che abbiamo avviato appena nato il Centro, nel 1981, con un altro convegno che si svolse appunto in questo Palazzo, nella Sala di Luca Giordano, e che era dedicato al “Comporre musicale nello spazio educativo e nella dimensione artistica”, cioè fin dall’inizio un tentativo di iniziare il superamento di quella frattura che all’interno dello stesso mondo della musica esiste e che è artificiosa quanto volete, ma esiste, fra compositori militanti, fra mondo professionale e più in generale invece il mondo dell’educazione, il mondo della scuola.

Mario Sperenzi e Fausto Razzi – Fiesole 1982

1990 La musica in Toscana – Quaderni regionali

a cura di Mario Sperenzi, Fiorella Cappelli, Anna Maria Fabbrini

CIDIM, Roma, 1990

Il volume, che fa parte della Collana sulla organizzazione musicale nelle regioni italiane (a cura di Marcello Ruggeri), in collaborazione con il Centro di Ricerca e Sperimentazione per la Didattica Musicale di Fiesole, si articola in una esaustiva ricerca, corredata di molti dati e grafici, sulla politica musicale in Toscana, sul sistema produttivo e distributivo, sui comuni e l’attività musicale, sul sistema formativo, le scuole di musica e i complessi corali e bandistici oltre alle scuole e i seminari di danza.

Vengono inoltre prese in esame le strutture relative ai beni musicali: biblioteche e archivi, musei, organi storici, archivi etnofonici, mediateche.

Non manca una sezione dedicata ai Teatri, ai Centri e alle Associazioni di ricerca, all’editoria musicale e alla musica, la radio e la televisione.

Il volume, che consta di ben 657 pagine, fa veramente il punto della situazione, fino alla fine degli anni ‘80, della complessa realtà toscana nell’ambito delle attività musicali e teatrali.

EMU – Weimar – 1999

Due sono gli interventi del nostro:

La politica musicale in Toscana – p. 9.

L’articolo contiene un’analisi dettagliata degli aspetti economici, oltre ad illustrare la situazione nella regione e nelle città principali: numero delle rappresentazioni, biglietti venduti e spesa del pubblico, dei fondi regionali erogati a favore delle istituzioni artistiche e la legislazione regionale sull’argomento.

Il Teatro Comunale di Firenze: Antistoria di un’istituzione – pp. 45-83.

Il lungo saggio prende in considerazione la storia del Teatro Comunale e del Maggio Musicale Fiorentino dalla fondazione del Maggio (nel 1933) fino al 1987.

È effettivamente un’antistoria che pone in rilievo le vicende politiche che hanno determinato le attività culturali del Teatro da un’angolazione sicuramente non consueta e, molte volte, polemica con un sottofondo di amarezza per le occasioni perdute ed i progetti non realizzati. Si deve evidenziare, in chi scrive, il desiderio di individuare una politica culturale e, nell’ambito musicale, la ricerca di un indirizzo originale nei programmi proporre al pubblico del Teatro quelle che sono realmente novità ed indirizzi all’altezza della più alte tradizioni fiorentine.

Scrive il nostro: Unico è, crediamo, il rapporto del Teatro con una città come Firenze, anch’essa, per altri versi “unica”, nel bene e nel male. Rapporto non facile, permanentemente contrastato e caratterizzato da una sorta di legame psicanalitico di amore-odio da ambo le parti: Unica, del resto, è anche la storia del Teatro.

Sempre negli anni ‘90 Mario Sperenzi prosegue un’intensa attività, in qualità di presidente del CRSDM (Fiesole) e dell’ AISM .

L’importanza della rivista beQuadro nell’ambito degli studi sulla pedagogia e sulla didattica musicale è assai rilevante a livello nazionale e non solo, vista la levatura indiscutibile di alcuni dei docenti che hanno partecipato, in qualità di relatori, alle iniziative ed ai seminari organizzati dal Centro.

Praesidium EMU – Bolzano 2003

1995 Organizzazione di un importante convegno su Luigi Dallapiccola dal titolo “Dallapiccola – Letture e prospettive”.

Il Convegno, promosso e organizzato dal Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni di Empoli e dalla Provincia di Firenze, si tiene ad Empoli e Firenze dal 16 al 19 febbraio 1995. Il Comitato Coordinatore è composto da Gianmario Borio, Mila De Santis, il compianto Sergio Sablich e Mario Sperenzi.

Come scrive Talia Pecker Berio nella sua prefazione, l’idea di un convegno su Dallapiccola era da tempo segnalata dal nostro che riteneva necessario dedicare studi approfonditi soprattutto in riferimento ai lavori teatrali del grande compositore.

Sperenzi, che nei due decenni precedenti si era occupato prevalentemente di teatro e di allestimento di mostre e convegni, non aveva mai interrotto i suoi studi musicali e l’assidua partecipazione agli spettacoli del Teatro Comunale e del Maggio Musicale Fiorentino.

In occasione del convegno scrisse un saggio, come sempre molto originale, su un atto unico di Dallapiccola Volo di notte. Il titolo del suo intervento è L’enigma del Volo di notte.

Gli atti del Convegno su Dallapiccola furono pubblicati da Ricordi nella collana Le Sfere – studi musicali diretta da Luigi Pestalozza nel 1997.

2004 Drammaturgie musicali del Novecento; teorie e testi

Convegno Internazionale di Studi [organizzato dal] Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni: Empoli, Cenacolo del Convento degli Agostiniani, 14-16 ottobre 2004. Gli atti furono pubblicati nel 2008 a cura di Marco Vincenzi.

Saggio di Mario Sperenzi: “Il castello del Principe Barbablù” fra origini fiabesche e dramma espressionista.

2007 Antologia Vieusseux N. 37-38-39 gennaio-dicembre 2007 – CARLO PROSPERI e il Novecento musicale da Firenze all’Europa

a cura di Mario Ruffini, Edizioni Polistampa. Intervento di Mario Sperenzi: I compositori fiorentini al “Maggio”.

2015 Convegno: Arrigo Benvenuti, 1925-1992 L’uomo, il compositore, il didatta.

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Sala Cataloghi, venerdì 13 marzo 2015.

Giornata di studio dedicata alla figura e all’opera di Arrigo Benvenuti (Buggiano, Pistoia 2 maggio 1925 – Firenze 29 dicembre 1992), che si svolge a quasi 23 anni dalla sua scomparsa, ha luogo in occasione della donazione, da parte degli eredi, dell’archivio di Arrigo Benvenuti alla Biblioteca Nazionale, dove sarà collocato nella Saletta che accoglie il Fondo Luigi Dallapiccola. Comitato Scientifico e organizzatore: Mario Sperenzi, Paolo Somigli, Paola Gibbin, Elisabetta Benvenuti. Pubblicazione degli atti del Convegno – 2021 Ed. Nardini a cura di Paolo Somigli.

Intervento Mario Sperenzi: Firenze e Arrigo Benvenuti, ovvero le ragioni di un convegno (pp.15-25).

2016 Liliana Poli. Vita meravigliosa. Autobiografia, Nardini Editore

2020-21 La linea fiesolana – La felice utopia di Piero Farulli

a cura di Eleonora Negri. Intervento di Mario Sperenzi: Qualche aspetto della politica musicale in Toscana, Nardini Editore.

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